L’edificio è una componente del nucleo di Minusio, località Mondacce; con attenzione alla memoria storica della casa, l’involucro non è stato modificato, rispettando così le sue quote principali, la tipologia della copertura, forma e dimensioni delle aperture e le caratteristiche di finitura delle facciate, intonacate nuovamente a calce. Dall’esterno la massa muraria perimetrale è enfatizzata dall’arretramento dei serramenti a filo interno.
Internamente l’edificio è stato svuotato e interamente ricostruito, ad eccezione della sala a volta del piano terreno, che rimane quale reminiscenza della vocazione residenziale originaria dello stabile. Da qui inizia l’esposizione, un percorso concepito come una scoperta spaziale che attraversa due “gallerie” principali in doppia altezza, contrapposte. Si ha la possibilità di percepire lo spazio del museo come unitario, orientandosi al suo interno, e di sperimentare le diverse sale espositive e le rispettive opere da differenti punti di vista. Le sale si succedono quindi in un continuum spaziale che accompagna il visitatore, risalendo un’affusolata scala in metallo, fino all’ultimo piano, racchiuso nella nuova struttura lignea della copertura. Gli elementi interni (corpi illuminanti, serramenti, scala e attrezzature) si fondono con il tinteggio delle pareti: un’intera tela che pone l’accento sui colori dell’esposizione e del nucleo vecchio inquadrato dalle aperture originarie. Per l’ampliamento è stato progettato un “padiglione” esterno che dialoga con i muri di cinta esistenti che delimitano il mappale d’intervento. Così facendo s’instaura una relazione funzionale e compositiva tra il museo e la nuova ala, che riprende aspetti formali e volumetria delle preesistenze circostanti del nucleo.
Dati
Committente . privato
Volumetria . 766 mc
Superficie . 120 mq
Crediti
Progettazione . Matteo Inches, Nastasja Geleta, Pareschi Tommaso
Fotografie . Marcelo Villada Ortiz